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giovedì 22 agosto 2019

Tern BYB

Tern BYB

Da un po' di tempo, nelle discussioni fra appassionati di biciclette pieghevoli, si diceva che da tempo non compariva sul mercato qualcosa di significativamente nuovo al di fuori delle tipologie ormai codificate.
Con l'arrivo di questo nuovo modello di Tern siamo stati smentiti.

Tern BYB




La Tern BYB che viene distribuita in Italia in queste settimane inaugura una nuova tecnologia, brevettata col nome TriFold, che potrebbe anche essere definita "doppia piega centrale" o "piega a N", come vedremo più in dettaglio e si caratterizza per numerose caratteristiche originali, a cominciare dal nome, acronimo di Bring Your Bike, cioè "porta (con te) la tua bici", che è la peculiarità classica della bicicletta pieghevole, ma evoca chiaramente la più diffusa espressione gergale Bring Your Bottle, ovvero "porta la tua bottiglia" (sottinteso alla festa).

Questioni... alcolemiche a parte, alla prima occhiata colpiscono il telaio denominato Double Deck, d'alluminio a doppio tubo trapezoidale con due massicce cerniere, che gli danno quasi l'apparenza di un traliccio, mutuato dalla longtail da carico GSD.
Per meglio valorizzare la novità, la BYB viene proposta in due allestimenti: base, peraltro già piuttosto ricco (P8), e "lusso" (S11), con una sensibile differenza di prezzo, intorno a 1200 e 2300 euro rispettivamente. Nella descrizione faremo riferimento alla prima, decisamente la più abbordabile delle due, disponibile in tre colorazioni: bronzo, Champagne e azzurro metallizzato.

Le dimensioni principali che abbiamo rilevato sono: lunghezza 158 cm, passo 103 cm, larghezza 36 cm (manubrio 60 cm), altezza massima 103 cm per il manubrio e, grazie al tubo reggisella telescopico (34,9 e 30,9 mm), addirittura 114 cm per la sella, misura del tutto teorica perché è difficile immaginare chi (a parte un cestista professionista) possa alzare la sella così in alto. Il costruttore la dichiara adatta a stature fra 147 e 195 cm e fino a 105 kg.
Da piegata la BYB misura invece 55 cm di lunghezza, 33 di larghezza e ben 82 cm di altezza in configurazione di trasporto passivo. Se l’altezza dovesse rivelarsi eccessiva per parcheggiare la BYB, per esempio sotto una scrivania, è sempre possibile invertire altezza e lunghezza ruotandola di 90° a sinistra e facendola quindi appoggiare sulle ruote e su un apposito piedino fisso di plastica che protegge la guarnitura da contatti indesiderati col terreno.

Prima di entrare nel vivo, passiamo in rassegna un po’ di particolari:
manubrio d’alluminio 6061 con leve freni Shimano e comando del cambio a levette Shimano Claris

Tern BYB

e morsetto Andros Stem G2 per una rapida regolazione in altezza e avanzamento.

Tern BYB

Dispositivo per la lubrificazione, presente sulle guaine di tutti i cavi.

Tern BYB

La solida staffa anteriore Combo Mount per il montaggio del robusto portapacchi dedicato o di un adattatore per attacchi Klickfix, mutuata anch’essa dalla GSD.

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Il giunto TFL anteriore, il freno V-Brake Kinetix SpeedStop da 110 mm e la forcella anteriore Tarsus, d’alluminio 6061 idroformato.


Tern BYB


Il piantone Physis RF con snodo dotato di pulsantino rosso di sicurezza.

Tern BYB


Panoramica sul carro posteriore, con la guarnitura smontabile da 52 denti, protetta da un vistoso carter avvolgente di plastica traslucida (che mostra tutta la sua utilità a bici piegata, quando la guarnizione rimane in alto e piuttosto esposta) e abbinata a una cassetta a 8 rapporti (11-32 denti) per uno sviluppo metrico da 2,50 a 7,28 m.


Tern BYB


Il deragliatore Shimano Acera a gabbia lunga (un po' esposto),

Tern BYB


sopra il quale si riconosce la sede circolare dell’aggancio meccanico Anchor Bolt, altra novità della BYB, con la sua leva di sblocco che va azionata per aprire la bici infilando la mano tra portapacchi e pignoni del cambio.

Tern BYB


La sella Porter con il marchio Tern e la scala graduata sul binario per la regolazione di precisione.





Il tubo reggisella telescopico, con scala graduata nella parte superiore.



Le pedivelle hanno la misura classica di 170 mm, e i pedali MKS EZY sono di fibra, il destro fisso e il sinistro estraibile da riporre nell’alloggiamento previsto sul braccio inferiore sinistro del carro posteriore.





Zona centrale del telaio, con il secondo giunto TFL e l’attacco per il portaborraccia.



Giunto centrale aperto, con la sua conformazione brevettata che dovrebbe assicurare una tenuta più rigida e senza giochi.



Piede d’appoggio fisso sotto il movimento centrale, utile durante la piega e per il parcheggio, collocato in modo da proteggere la guarnitura.

Tern BYB


Portapacchi Metro Transit Rack con rotelle pivotanti doppie per il trasporto passivo, piastra standard per l’attacco di un fanalino (al posto del catarifrangente di serie) e conformato in modo da potervi agganciare due cestelli o borse laterali.

Tern BYB


Le ruote sono da 20" con cerchi d’alluminio a doppia parete e raggi d’acciaio inossidabile, 20 all'anteriore e 28 al posteriore, con pneumatici Schwalbe Citizen 20x1,50.

Tern BYB




Come si piega

La sequenza di piega richiede un minimo di pratica per essere eseguita correttamente; al primo tentativo abbiamo impiegato circa 50 secondi ma il costruttore dichiara che non ne servono più di 30.
Per prima cosa, si abbassa la sella agendo su entrambi i collarini di blocco e ruotandola di 180°.



Si aprono i due snodi del telaio e, dopo aver disposto in avanti il pedale destro, si impugnano le due estremità del telaio e ,,,



... con una mossa fluida e coordinata (dopo un po’ di pratica…) si chiude il telaio portando a combaciare tra loro i due elementi dell’aggancio Anchor Bolt che si chiudono a scatto assicurando una tenuta di assoluta solidità.

Tern BYB


A questo punto la bici appoggia sulle due ruote e sul piede centrale in maniera molto stabile [25] e può essere ricoverata per esempio sotto una scrivania, oppure impennata in verticale e comodamente spinta come un carrello della spesa, con le due ruote in avanti e le rotelle pivotanti indietro (per evitare che i pedali si blocchino girando all’indietro), senza timore che il telaio possa aprirsi grazie all’ottima tenuta dell’aggancio Anchor Bolt, oppure trascinata per il manubrio come un trolley scorrendo solo sulle rotelle.


Tern BYB


Si prosegue alzando in verticale i due bracci dell’Andros Stem,

Tern BYB


 dopo di che si abbatte il piantone e lo si fissa al telaio mediante la cinghietta di gomma tipica delle Tern.

Tern BYB


Una volta piegata, la Tern BYB conferma le sue qualità di trasporto passivo; disposta in verticale sulle due ruote e le rotelle si lascia guidare docilmente, proprio come una valigia a quattro rotelle. In questo caso l'altezza da chiusa si rivela un vantaggio poiché il telaio "cade" sotto la mano esattamente alla giusta altezza.



S11: le differenze

Identica nel telaio e nelle dimensioni e disponibile solo in color argento opaco, la versione S11 vanta una componentistica di gamma alta, che tra l'altro consente una leggera riduzione del peso (12,7 kg, dichiarati dal costruttore, contro 14,3 della P8): manubrio Kinetix con Andros Stem G2,



manopole Ergon GS1 con appoggio palmare molto comodo,



 leve dei freni Shimano,



movimento centrale su cuscinetti esterni e pedali MKS UB-Lite EZY di lega leggera,



 ruote Kinetix Pro X entrambe da 16 raggi,



freni V-Brake Tektro V da 105 mm,




guarnitura smontabile da 54 denti, cassetta a 11 rapporti da 11-32 denti (sviluppo metrico da 2,57 a 7,48 m), deragliatore Shimano Ultegra a gabbia corta, pneumatici Schwalbe Marathon Racer 20x1,50, e sella Ergon SMC30 Pro.




E ora, la “prova baule”, comodamente alloggiata nel bagagliaio della Honda Jazz che normalmente accoglie di misura una Dahon Vitesse,

Tern BYB


 le inevitabili immagini a confronto che parlano da sole

Tern BYB

Tern BYB


e il nostro tester impegnato nello sprint con la S11.

Tern BYB



Su strada
In entrambe le versioni, la Tern BYB ha una pedalabilità quasi da bici a ruote alte, grazie al telaio estremamente rigido, un allungo velocistico notevole (per chi ha abbastanza gamba e fiato per spingere il rapporto più lungo...) e una frenata potente.
L'obiettivo del progettista era inequivocabilmente quello di coniugare trasporto passivo, rigidezza e qualità di marcia e possiamo confermare che è stato centrato; la Tern BYB è una bici che può essere usata con pari soddisfazione sia durante la settimana nel pendolarismo casa-lavoro (specie una volta fatta la mano alla sequenza di piega, che è meglio non aspettare di eseguire mentre il treno si sta fermando al marciapiede) sia nel weekend per qualche sgambata veloce o per gite anche di discreto raggio grazie alla buona capacità di carico. Il prezzo può essere un deterrente soprattutto per la versione più dotata; probabilmente oltre alla componentistica, di pregio in entrambe le versioni, si paga anche la novità.

Un gran ringraziamento a Claudio ed al team del negozio Mi-Wheels che ci hanno concesso in prova questa gran pieghevole oltre a fornirci supporto tecnico e preziosi suggerimenti.


review by: Vittorio              photographer: Peo              assistant ph. : Vittorio


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