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mercoledì 6 novembre 2019

Dahon Curl i4

Di lei si parlava da parecchi anni: le prime immagini di una Dahon con il telaio "fin troppo simile" a quello Brompton sono comparse per la prima volta intorno al 2011, poi per la messa in produzione è stata lanciata nel 2017 una campagna di crowdfunding su Kickstarter, ma per parecchio tempo la “anti-Brompton” della casa californiana è stata una sorta di Araba Fenice, quanto meno sul mercato italiano. Ora finalmente abbiamo avuto l’occasione di provarla per voi grazie al negozio milanese La Stazione delle Biciclette che ci ha messo a disposizione per qualche ora una Dahon Curl i4, con cambio al mozzo Sturmey Archer a quattro rapporti.
Data la palese fonte di ispirazione, è inevitabile il paragone con la bici inglese, che resta innegabilmente il termine di riferimento, anche se la Dahon non può in nessun modo essere considerata un clone. Se l'impostazione generale è la stessa, le principali differenze sono nel materiale del telaio (alluminio idroformato) e nelle chiusure, con manettini a sgancio rapido anzichè clamp e galletti.
Nella vista d'insieme la Dahon Curl i4 appare complessivamente un po' più massiccia e grintosa, per merito della "gobba" del telaio più accentuata, che evoca quella di un toro lanciato alla carica (o il logo Red Bull...).

Dahon Curl


Prima di entrare nei dettagli vediamo un po' di dati generali.
Le dimensioni da aperta sono:
lunghezza 146 cm; larghezza 39,5 cm (manubrio 50 cm); passo 104 cm; altezza 107 cm per il manubrio e 110 cm per la sella, alla massima estensione di piantone e tubo reggisella, entrambi telescopici.
Da chiusa, invece, le quote rilevate da noi sono: lunghezza 62 cm, larghezza 34 cm, altezza 56 cm.
Le ruote sono da 16 pollici, con cerchi d'alluminio a doppia parete, da 20 raggi l'anteriore e 28 il posteriore, mozzo anteriore Dahon, posteriore Sturmey-Archer a 4 rapporti e gommatura Schwalbe Marathon 16x1,35.
La massa dichiarata è di 12,5 kg e la bici viene definita adatta per una statura tra 140 e 180 cm e un peso massimo di 105 kg.

Un po' di particolari
Il manubrio dritto, con leva a eccentrico di serraggio dotata di sicurezza, la stessa già vista sulla Hemingway. 

Dahon Curl


Il comando del cambio rotativo alla manopola destra, con indicatore della marcia inserita ma con senso di rotazione apparentemente contrologico: si ruota in avanti per selezionare il rapporto più lungo e all’indietro per uno più corto. 

Dahon Curl i4


Le manopole Selle Royal con comodo appoggio palmare.

Dahon Curl i4


Il piantone di sterzo Radius, con il collarino di blocco del tubo superiore telescopico. 

Dahon Curl i4


Il freno anteriore caliper Tektro d’alluminio a doppio perno, uguale a quello posteriore;

Dahon Curl i4


il logo Dahon sul cannotto è solo decorativo e non nasconde la predisposizione per l'attacco di un portapacchi o una borsa frontale come sarebbe stato possibile e in fondo auspicabile.
La corona smontabile da 46 denti e le pedivelle da 170 mm.

Dahon Curl i4


Il mozzo posteriore Sturmey-Archer e l'indispensabile tendicatena; la distanza tra i forcellini (OLD) è di 125 mm.

Dahon Curl i4

Dahon Curl i4

Visto dall'alto, il portapacchi mostra la caratteristica disposizione asimmetrica delle rotelle per il trasporto passivo,

Dahon Curl i4

Dahon Curl i4

forse un po' antiestetica ma studiata (ed efficace) per bilanciare correttamente la bici da piegata (cosa che sulla Brompton invece avviene solo in parte).

Dahon Curl i4

Curiosamente il limite di carico indicato è inferiore alla massa complessiva della bicicletta, probabilmente per tener conto delle sollecitazioni dinamiche durante la marcia, che sono sicuramente maggiori di quelle che il portapacchi sopporta nel trasporto passivo.
L'innesto triangolare del carro posteriore, autocentrante ma senza elastomero, quindi rigido.

Dahon Curl i4

Dahon Curl i4

La sella marcata Dahon Ergo Confort, con incavo centrale di scarico e scala graduata di regolazione sui binari,  non presente invece sul tubo reggisella.

Dahon Curl i4

Dahon Curl i4

La sequenza di piega
- portare il pedale sinistro in avanti e leggermente in alto;
- sbloccare il carro posteriore agendo sul pulsante nero a fungo che sporge dalla parte inferiore del telaio;

Dahon Curl i4


- impugnando il telaio in modo da premere il pulsante di sblocco, sollevare e lasciare che il carro posteriore si ribalti,

Dahon Curl i4


con la ruota posteriore che va a inserirsi fra i due tubi curvi a sezione rettangolare che scendono dal trave principale al movimento centrale.

Dahon Curl i4

Come sulla Brompton e su altre bici con ribaltamento del carro posteriore, bisogna sterzare leggermente la ruota anteriore per evitare che le ruote si impuntino l'una contro l'altra, e soprattutto che si danneggi il parafango anteriore.

Dahon Curl i4

Questa posizione è comoda anche per parcheggiare la bici, ma bisogna tener conto dell'estrema scorrevolezza delle rotelle del portapacchi: su superfici non perfettamente orizzontali verrebbe voglia di avere un “freno a mano” per evitare che la bici chiusa scappi via da sola!

- aprire lo sgancio anteriore e piegare all'indietro la ruota anteriore; fissare la forcella nella sede prevista allo scopo mentre la bici si appoggia sulle rotelle del portapacchi.

Dahon Curl i4

Il tutorial video sul sito del costruttore Dahon Curl consiglia di eseguire le due pieghe insieme; questo dovrebbe favorire l'aggancio della ruota anteriore;

- sbloccare il piantone di sterzo e abbatterlo accanto alla ruota anteriore (non è previsto un sistema di fissaggio);

Dahon Curl i4

- sbloccare il manubrio agendo sulla leva a eccentrico (dotata di sicurezza come sulla Hemingway) e ruotarlo in modo da disporre le leve dei freni verso il basso, in modo che restino il più possibile accostate alla bici piegata;

Dahon Curl i4

- sbloccare il tubo reggisella principale agendo sullo sgancio dotato di sicura posto sul telaio, abbassarlo completamente in modo che vada a bloccare chiuso il carro posteriore e ribloccare lo sgancio;

Dahon Curl i4

- sbloccare il tubo reggisella secondario, estrarlo e inserirlo nel supporto di fibra predisposto sulla forcella: quest'ultima operazione non è indispensabile ma permette di guadagnare ancora qualche centimetro in altezza (con la sella abbassata al massimo ma lasciata in sede l'altezza della bici passa da 56 a 60 cm)

- sganciare il pedale sinistro, dotato di innesto a pinza, e riporlo nella sede prevista sopra il movimento centrale.

Dahon Curl i4

Dahon Curl i4

A questo punto, l'inevitabile e sicuramente attesa foto-confronto...

Dahon Curl i4

 e per completezza anche il raffronto con una classica bici da 20" a piega centrale (Dahon Vitesse).

Dahon Curl i4
photo copyright : Vittorio

Su strada
In marcia la Dahon Curl i4 è molto stabile; il manubrio stretto e dritto assicura un controllo sicuro e preciso in velocità come nelle evoluzioni da quasi fermo. I piccoli freni caliper mordono bene e assicurano spazi d’arresto contenuti, ben coadiuvati dagli ottimi pneumatici Marathon. Con le gomme alla massima pressione la mancanza di elastomero al carro posteriore fa apprezzare la confortevole sella ben imbottita.
I quattro rapporti del cambio sono ben spaziati e realizzano sviluppi metrici (distanza corrispondente a un giro completo di pedali) di 3,70 m in prima marcia, 4,70 m in seconda, 6,10 m in terza e 7,80 m in quarta (valori arrotondati e calcolati per una circonferenza misurata di129 cm). In poche parole, abbiamo una prima adatta per superare brevi acclività tipo cavalcavia ma non per arrampicarsi su per i muri, una seconda pressoché ideale per girare in una città pianeggiante come con una monomarcia, senza fretta e dimenticandosi del cambio, una terza che permette di allungare bene tra un semaforo e l’altro e una quarta che, per chi ha la gamba per spingerla, permette di raggiungere velocità più che rispettabili senza il rischio di mulinare come un criceto sulla ruota.
Nell’uso turistico, la rapportatura tendenzialmente lunga non invoglia quindi alle scalate, mentre la capacità di carico soffre un po’ della mancanza di un attacco anteriore, grazie al quale sarebbe possibile controbilanciare le borse centrale e laterali che si possono montare sul portapacchi posteriore.
Il trasporto passivo è ottimo grazie al corretto bilanciamento sulle rotelle del portapacchi e alla loro grande scorrevolezza.

In conclusione
L’obiettivo abbastanza evidente di questa bici era contrastare la Brompton, però con un approccio radicalmente diverso: se l’inglese gioca su tre manubri fissi per offrire differenti assetti e geometrie e così venire incontro alle differenti esigenze, l’americana punta a fare tutto con un unico modello, giocando sulle ampie regolazioni di sella e manubrio. Specializzazione contro versatilità, insomma. Ogni scelta ha i suoi punti di forza e di debolezza: la Brompton va scelta oculatamente in funzione della propria statura e preferenza di assetto e può essere modificata solo a caro prezzo; di contro la Dahon Curl i4 si lascia regolare velocemente e può quindi essere utilizzata comodamente anche da persone molto diverse come struttura fisica, a patto però di qualche secondo in più per azzeccare le proprie regolazioni ogni volta che la si apre e chiude.
Nell’uso urbano e intermodale le due bici si equivalgono praticamente sotto ogni aspetto, anche se il meccanismo di piega della Dahon Curl i4 è leggermente più complicato e obbliga a un maggior numero di manovre che richiedono qualche secondo in più.
Volendo concludere il confronto a ogni costo con la Brompton, la rivale più diretta della Dahon Curl i4 è la configurazione M3R (tre marce, con parafanghi e portapacchi), che pesa 11,9 kg dichiarati e costa di listino 1420 € contro 12,5 kg e 1199 € (1099 in offerta) della Curl; esiste anche la Curl i7, versione con cambio Shimano a 7 marce, sempre al mozzo, che non abbiamo provato; in questo caso prezzo e peso sono 1299 € (1199 in offerta) e 12,8 kg, contro 12,2 kg e 1520 € della corrispondente Brompton M6R: la differenza c’è ma forse non è così accentuata da far pendere inequivocabilmente la bilancia da una parte o dall'altra e rimane quindi ampio spazio per gusti e preferenze personali.

In chiusura, i vostri due tester, in posa statica e dinamica,

Dahon Curl i4

Dahon Curl i4

.... e un ringraziamento agli amici del negozio La Stazione delle Biciclette che ci hanno concesso in prova la bici e hanno pazientemente risposto a tutte le nostre curiosità.



review by: Vittorio              photographer: Peo              assistant ph. : Vittorio

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