Di lei si parlava da parecchi anni: le prime immagini di una Dahon con il telaio "fin troppo simile" a quello Brompton sono comparse per la prima volta intorno al 2011, poi per la messa in produzione è stata lanciata nel 2017 una campagna di crowdfunding su Kickstarter, ma per parecchio tempo la “anti-Brompton” della casa californiana è stata una sorta di Araba Fenice, quanto meno sul mercato italiano. Ora finalmente abbiamo avuto l’occasione di provarla per voi grazie al negozio milanese La Stazione delle Biciclette che ci ha messo a disposizione per qualche ora una Dahon Curl i4, con cambio al mozzo Sturmey Archer a quattro rapporti.
Data la palese fonte di ispirazione, è inevitabile il paragone con la bici inglese, che resta innegabilmente il termine di riferimento, anche se la Dahon non può in nessun modo essere considerata un clone. Se l'impostazione generale è la stessa, le principali differenze sono nel materiale del telaio (alluminio idroformato) e nelle chiusure, con manettini a sgancio rapido anzichè clamp e galletti.
Nella vista d'insieme la Dahon Curl i4 appare complessivamente un po' più massiccia e grintosa, per merito della "gobba" del telaio più accentuata, che evoca quella di un toro lanciato alla carica (o il logo Red Bull...).